ANCHE QUEST’ANNO SCOLASTICO È TERMINATO…

È terminato un anno scolastico difficile in cui, tutto sommato, si è cercato di ritornare alla normalità. Tuttavia, i problemi relativi alla qualità della didattica sono rimasti gli stessi.

È uscita da poco la classifica pubblicata dal Sole 24 Ore, che vede i territori dell’Emilia Romagna agli ultimi posti come numero di studenti per classe. Su 107 province, Ravenna risulta ultima con una media di 22 studenti per classe; Rimini, Parma e Bologna alla 103^ posizione, Modena penultima.

“Un numero così elevato di studenti per classe influisce sulla qualità della didattica e sulla possibilità di seguire gli studenti e le studentesse in modo il più possibile individualizzato.”- ha dichiarato Monica Barbolini, Segretaria Generale della CISL Scuola Emilia Romagna.

Restano pertanto i vecchi problemi, nonostante nella missione del PNRR sia indicato chiaramente l’obiettivo di diminuire il numero di studenti per classe; impegno che si era assunto anche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il Presidente del Consiglio Draghi nel “Patto per la Scuola”, firmato nel maggio 2021.

Il fatto che questo obiettivo non sia negli orizzonti e nelle intenzioni del Governo lo si evince anche dal Decreto Legge n.36 del 30 aprile, che prevede quasi 10.000 cattedre in meno nei prossimi anni.

Questo è stato uno dei motivi dello sciopero del 30 maggio, che ha visto in Emilia Romagna astenersi dal lavoro un lavoratore della scuola su 4.

Il mondo della scuola è in attesa del rinnovo del contratto scaduto da oltre 3 anni. Sono appena iniziate le trattative: le organizzazioni sindacali della scuola chiedono, prima di tutto, un aumento salariale dignitoso che tenga conto dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi a cui stiamo assistendo.

“ La CISL Scuola, con l’impegno come sempre di seguire passo dopo passo i problemi della scuola, augura buon lavoro a tutti gli studenti, gli insegnanti e il personale scolastico impegnati per gli esami del I° e II° ciclo” – ha concluso Monica Barbolini.

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