Ad oggi, non è ancora stato comunicato dal Ministero
dell’Istruzione il contingente per le nomine in ruolo, cioè il numero di
docenti e A.T.A che la regione Emilia Romagna potrà assumere a tempo
indeterminato.
Per quanto riguarda i docenti in Emilia Romagna, dopo
la mobilità, abbiamo circa 6.000 posti liberi e vacanti, che potrebbero essere
utilizzati per queste nomine. Oltre al “contingente”, mancano anche le
graduatorie di molti concorsi, da cui dovrebbero essere attinti i candidati per
le nomine in ruolo.
Quest’anno risulterà particolarmente complicata la
suddivisione dei posti che saranno conferiti per tali assunzioni, in quanto si
dovrà tenere in conto delle diverse percentuali che le varie norme hanno
attribuito ai diversi concorsi (ordinario, straordinario, STEM).
Inoltre, per l’anno scolastico 2022-23 è stata
ripristinata la “call veloce” che darà la possibilità, sui posti rimasti dai
ruoli, a candidati di altre regioni di fare richiesta anche per l’Emilia
Romagna.
Per il sostegno si aggiunge un’ulteriore fase, poiché
si assume da GPS prima fascia, conferendo un anno a tempo determinato
finalizzato, però, al ruolo.
“Un mese particolarmente ricco di scadenze che
speriamo il Ministero rispetti, perché se così non fosse potrebbe essere a
rischio la ripartenza ordinaria dell’anno scolastico 2022-23” dichiara Monica
Barbolini, Segretaria Regionale della CISL Scuola Emilia Romagna.
Infatti, le supplenze annuali, che nella nostra
regione sono in numero assai elevato, potranno essere conferite soltanto dopo
che tutte le operazioni di immissione in ruolo saranno espletate.
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