In data 24 novembre, è uscita la direttiva del Ministro Valditara che promuove la realizzazione nelle scuole di progetti e percorsi educativi, al fine di rafforzare l’impegno verso un’azione mirata alla cultura del rispetto, all’educazione alle relazioni e al contrasto della violenza maschile sulle donne.
“Affrontare un problema così complesso introducendo alcune ore di educazione affettiva nelle scuole suscita qualche perplessità. – dichiara Monica Barbolini, Segretaria Generale della Cisl Scuola Emilia Romagna - Serve l’impegno delle istituzioni, delle famiglie, e della società intera per superare quei modelli culturali che inducono a relazioni sbagliate e alla violenza sulle donne.”
La scuola, quotidianamente, educa gli studenti al rispetto, alle relazioni corrette, che non contemplino azioni violente. I docenti, infatti, nel momento in cui insegnano le loro discipline instaurano un rapporto educativo con gli studenti. Per questo, l’azione educativa fa parte del processo di apprendimento.
“La scuola ha bisogno di essere sostenuta di più da istituzioni, famiglie e dalla società intera per poter svolgere quotidianamente il proprio compito educativo – conclude Monica Barbolini – Non è imponendo “nuove discipline” alla scuola che si risolvono i problemi.”
La Cisl Scuola Emilia Romagna si chiede, infine, che cosa si intenda per monitoraggio (articolo 5 della direttiva) in relazione a percorsi e a progetti che toccano un aspetto così delicato e veramente difficile da verificare.
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