L’8 gennaio le studentesse e gli studenti sono tornati a scuola.
Nell’augurare buon anno e buon lavoro a tutto il personale scolastico e a studentesse e studenti, la Cisl Scuola Emilia Romagna fa il punto sulle questioni che, nonostante le feste, non ci hanno abbandonato.
1) SUPPLENZE BREVI E STIPENDI
Siamo in attesa dell’emissione speciale che dovrebbe avvenire l’11 gennaio per il pagamento degli stipendi dei supplenti brevi. La Cisl Scuola già da fine novembre e inizio dicembre aveva evidenziato questa problematica, chiedendo al Ministero di risolvere una volta per tutte la questione con una semplificazione burocratica, e che i supplenti venissero pagati prima di Natale. Purtroppo, ciò non è avvenuto. Il Ministero ci ha assicurato che entro pochi giorni verranno pagati gli stipendi.
“È inaccettabile che ci siano lavoratrici e lavoratori – dichiara Monica Barbolini, Segretaria Generale della Cisl Scuola Emilia Romagna – che da oltre tre mesi attendono di essere pagati.”
2) DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO
In Emilia Romagna, nell’anno scolastico 2024-25, si procederà alla soppressione di una sola autonomia, anziché 14: è solo la proroga di un anno, prevista dal decreto del Ministro, che si è trovato in grave difficoltà nell’applicazione di una norma da lui stesso voluta, e incardinata nella finanziaria dello scorso anno.
"Leggi il comunicato della Regione Emilia Romagna" questo è il link:
3) SPERIMENTAZIONE RIFORMA TECNICI E PROFESSIONALI
È incomprensibile l’anticipazione voluta dal MIM della sperimentazione della riforma dei tecnici e professionali, prevista per 2025-26, e che parte invece dal 2024-25. Ciò ha creato un certo disorientamento nelle scuole superiori, dove si è dovuto convocare d’urgenza i collegi docenti, e sono state modificate le date di iscrizione degli alunni alla scuola superiore.
Le perplessità della Cisl Scuola sulla diminuzione da 5 a 4 anni del percorso scolastico e sull’eccessiva compressione sul mondo del lavoro rimangono inalterate.
“Chiediamo che vengano rese note con trasparenza le modalità e i criteri con cui verrà valutata la sperimentazione. – sottolinea Barbolini – Chiediamo inoltre che tale sperimentazione non diventi occasione per mettere gambe all’autonomia differenziata. La Cisl Scuola Emilia Romagna ribadisce la necessità di salvaguardare il carattere unitario e nazionale del sistema di istruzione.”
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