Nella giornata del 18 novembre è stata presentata
alla Camera la Fondazione Giulia Cecchettin. Una delle principali proposte
della Fondazione è quella di introdurre l’educazione all’affettività nelle scuole.
“L’educazione all’affettività dovrebbe essere trasversale a tutte le discipline – dichiara Monica Barbolini, Segretaria Generale Cisl Scuola Emilia Romagna – considerando che ogni docente è anche un educatore e, in ogni momento, insegnando la propria disciplina, dovrebbe aiutare gli studenti a praticare relazioni sane e costruttive.”
Per gli adolescenti diventa fondamentale essere
guidati a conoscere e riconoscere le proprie emozioni, a gestirle con la
finalità di costruire rapporti di amicizia e affettivi fondati sulla
reciprocità. Il bene dell’ “altro”, e non solo il proprio, va ricercato in
questa ottica.
È evidente che l’aumento dei femminicidi degli ultimi anni è la spia di un’incapacità
di cercare il bene e la felicità dell’altro, e di concepire l’amore come
possesso. Una mentalità patriarcale difficile da superare e nei confronti della
quale la scuola può fare molto.
“Il fatto che a uccidere Giulia Cecchettin sia
stato, riprendendo le parole della sorella, un
ragazzo bianco ,italiano e perbene, quindi insospettabile , - conclude
Barbolini - ci rafforza dell’idea che
la scuola ha il dovere di intervenire per superare gli stereotipi che ancora
fanno parte della nostra cultura.”
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