Riforma Istituti Tecnici e Professionali

Al via la sperimentazione nel 2024-25

È stato dato il via libera al disegno di legge che prevede una riforma degli istituti tecnici e professionali.

È sicuramente positivo il fatto che dall’anno scolastico 2024-25 verrà avviata una sperimentazione che sarà volontaria e coinvolgerà fino al 30% degli istituti tecnici e professionali del territorio: non dovrà essere quindi una riforma imposta dall’alto.

“La sperimentazione – dichiara Monica Barbolini, Segretaria Generale della Cisl Scuola Emilia Romagna -  vedrà la Cisl Scuola molto attenta per valutare aspetti negativi o positivi.”

La riforma prevede la riduzione da 5 a 4 anni del percorso scolastico; a questi verrebbero aggiunti 2 anni di ITS (Istituti Tecnici Superiori) nei quali saranno docenti provenienti direttamente dal mondo del lavoro a formare i ragazzi.

Sono due gli aspetti che destano preoccupazione:

1)   la compressione della formazione scolastica da 5 a 4 anni;

2)   se da una parte la Cisl Scuola ritiene opportuno orientare i ragazzi verso il mondo del lavoro, dall’altra richiama ad un’attenzione verso un ipotetico asservimento della formazione scolastica alle esigenze del mercato del lavoro.

“La scuola ha come primo obiettivo – sottolinea Barbolini – la crescita di una persona nella sua completezza e l’insegnamento di quelle competenze critiche, che permettono a chi esce dalla scuola di orientarsi anche in futuro nel mondo del lavoro, cambiando anche diversi tipi di attività lavorativa. Non è ormai più possibile oggi, nella nostra società, rivestire lo stesso tipo di ruolo o attività lavorativa per tutta la vita.”

Inoltre, particolare attenzione desta questa riforma in Emilia Romagna, in quanto è una regione con una rete numerosa e ampia di percorsi di istruzione e formazione professionale e di istituti tecnici.

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