Dall’inizio dell’anno
si sono verificati ricorrenti episodi di cronaca che hanno visto aggressioni e
violenze nei confronti del personale docente, e in alcuni casi del dirigente
scolastico, da parte di alunni o genitori.
Ciò denota uno stato di
malessere interiore nelle giovani generazioni e una difficoltà nella relazione
educativa genitori-figli, che hanno una grave ripercussione nell’ambiente
scolastico.
Una cosa è certa: oggi
tutte le professioni di cura (quella dell’insegnante compresa) sono centro di
episodi di violenza. Il motivo principale è che la società oggi non ne
consideri a sufficienza il valore.
“La scuola non può
essere lasciata sola nel difficile compito educativo – dichiara Monica
Barbolini, Segretaria Generale della Cisl Scuola Emilia Romagna – Occorre un
patto di corresponsabilità con le famiglie e con la società intera.”
Oggi ricorre la
Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo: da tempo, la scuola
sta lavorando con progetti e interventi specifici. Tuttavia, anche in questo
caso la “solitudine” con cui la scuola affronta queste problematiche spesso
rende inefficaci tali interventi.
“Sempre più pressante – conclude Barbolini - diventa la necessità di operare in rete con una formazione che coinvolga anche le famiglie, oltre ai docenti, agli studenti e a tutta la comunità educante.”
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