Per non cadere nell’errore di pensare che ci siano soluzioni facili per questioni complicate, viste le richieste che ci sono arrivate negli ultimi tempi, si chiarisce che:
1) i vincoli alla mobilità dei docenti derivano da norme di legge e non da scelte sindacali. Lo scorso anno, il contratto firmato solo dalla Cisl scuola è riuscito in parte a rimuoverli, permettendo 15.000 trasferimenti.
Restano i vincoli decisi per legge che solo il Parlamento può eliminare. Da tempo, la Cisl Scuola fa pressioni e lavora su questo punto; prova ne è il lavoro svolto in solitudine con il contratto sulla mobilità dello scorso anno.
2) Il recupero di validità dell’anno 2013 ai fini della progressione economica non può essere deciso da sentenze (e quindi da ricorsi che rischiano di esporre gli interessati a ripercussioni economiche in caso di soccombenza in un eventuale contenzioso), in quanto non ci sono da rimuovere norme che lo impediscano. Il problema è costituito, da sempre, dalla necessità di individuare per tale operazione un’indispensabile copertura economica.
Si ricorda che quando il governo Berlusconi bloccò il 2010, il 2011 e il 2012, tali anni furono recuperati, con il lavoro anche questa volta in solitudine della Cisl Scuola, utilizzando in parte i risparmi derivanti dal taglio agli organici operato dalla Ministra Gelmini, in parte recuperando risorse a carico del MOF.
La sentenza n.178 del 2015 della Corte Costituzionale, cui fa riferimento chi promuove azioni di contenzioso, non riguarda le norme sul blocco progressioni economiche, ma l’illegittimità di un prolungato blocco della contrattazione collettiva per ottenere risparmi di bilancio.
Il principio stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale ha trovato applicazione con lo sblocco avvenuto successivamente dei rinnovi contrattuali.
La Cisl Scuola pertanto non intende promuovere iniziative prive di reale fondamento, né ritiene di dover sollecitare le lavoratrici e i lavoratori della Scuola ad attivare improbabili e rischiosissime azioni di contenzioso.
“La Cisl Scuola, come sempre, è impegnata in un’azione responsabile e seria - sottolinea Monica Barbolini, Segretaria Generale della Cisl Scuola Emilia Romagna- volta a proseguire nelle sedi opportune un’azione costante, determinante e credibile per ottenere la giusta valorizzazione di tutto il personale della scuola, dando priorità alla concretezza dei risultati possibili.”
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