Le perplessità di Cisl Scuola sulla Legge di bilancio
e sul dimensionamento scolastico
L’ultima legge di bilancio prevede un dimensionamento
scolastico, in quanto innalza da 600 a 900 il numero minimo di alunni per
mantenere l’autonomia dell’istituzione scolastica, con il proprio dirigente e
il proprio DSGA.
La CISL Scuola ha mostrato una certa perplessità nei
confronti di questo aspetto della legge di bilancio e ha chiesto al Ministro
l’apertura immediata di un tavolo di discussione.
Nei prossimi due anni potremmo assistere alla
scomparsa di oltre 700 istituti a livello nazionale, e di conseguenza ad una
riduzione dei posti in organico sicuramente dei dirigenti scolastici e dei
DSGA, ma anche di personale ATA e, anche se in misura minore, del personale
docente.
In Emilia Romagna, potrebbero essere circa una
trentina le istituzioni scolastiche che andrebbero accorpate (il numero non è
definitivo perché dipenderà dalle iscrizioni degli alunni per i prossimi anni
scolastici); i posti dei dirigenti scolastici diminuirebbero di una quindicina,
come quelli dei DSGA.
Il dimensionamento prefigura un intervento sulla
riorganizzazione della rete scolastica in relazione al progressivo calo degli
studenti legato al fenomeno della denatalità da qui ai prossimi 10 anni.
“Come CISL Scuola siamo interessati a mantenere la
garanzia di fornire servizi adeguati ai cittadini e agli studenti, ma anche
alla tenuta degli organici sia dei dirigenti scolastici che dei DSGA.- dichiara
Monica Barbolini, Segretaria Generale della CISL Scuola Emilia Romagna – È
un’operazione che va condotta con il massimo della cautela e della delicatezza;
ma soprattutto non va trascurato il dialogo con tutte le parti interessate, in
primis con le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori e le
lavoratrici della scuola.”
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